Immersioni

L'arcipelago di Bunaken rappresenta per i sub una delle meraviglie del mondo. Le insolite forme e gli splendidi colori della scogliera corallina a picco catturano l'attenzione di chi, per la prima volta, giunge in questi luoghi.

Peculiarità dei fondali di Bunaken è la biodiversità, ovvero le differenti specie che si concentrano in un'unica area.
Anche la morfologia è singolare, le pareti si perdono nel blu senza fine, seguendo un profilo particolarmente ripido. Numerosi i punti di immersione (una trentina) distribuiti tra le isole, raggiungibili in circa quaranta minuti di barca da Manado.

In questa zona, ben ridossata, è possibile immergersi tutto l’anno. Il periodo migliore, comunque, va da aprile ad ottobre. La temperatura marina varia tra i 27°C ed i 29°C e la visibilità è valutata tra i 20 ed i 40 metri in funzione della stagione. Sufficientemente costante invece la temperatura esterna che si attesta, durante i dodici mesi, intorno ai 30°C.

Bunaken, Manado Tua, Montehage, Siladen e Nane sono le cinque isolette che si possono esplorare quotidianamente, compiendo più immersioni al giorno.

I fondali, particolarmente cangianti cromaticamente e molto vari, permettono a sub di provata esperienza e principianti, di tuffarsi in tutta tranquillità nonostante la corrente talvolta vigorosa.
L'esplorazione subacquea porta a contatto con un vita di barriera quanto mai attiva: numerosissime le specie ittiche tipiche che si incontrano tra pareti, grotte e canyon. Gorgonie su cui si arrampicano una varietà inconsueta di crinoidi, alcionari,spugne giganti, ascidie e corallo nero, tappezzano ogni centimetro quadrato di parete. Tridacnie gigantesche nelle quali una persona può essere ospitata comodamente, pesci napoleone, grosse razze, tartarughe, squali pinna bianca e grigi e martello, branchi di carangidi e barracuda, fanno parte della fauna particolarmente articolata.

L'arcipelago di Bunaken esprime però il meglio di se attraverso il microcosmo che vi si annida. La sua fama ha infatti varcato i confini asiatici grazie, soprattutto, alle specie rare per gli europei: il laticauda colubrina, un serpente di mare estremamente velenoso ma fortunatamente dotato di una bocca piccolissima che gli impedisce di mordere soggetti più grandi, oppure l’antennarius pictus simile ad una spugna, il pesce sargasso oppure i piccoli polpi colorati. Per non parlare dei cromatismi dei nudibranchi, o del mimetismo di alcuni cavallucci marini pigmei, fino a giungere a due
importanti scoperte avvenute di recente nel mare di Manado: un esemplare di pesce che si pensava estinto, il celacante latimeria, ed un esemplare di squalo di comprovata rarità, il megamouth shark, conosciuto anche come squalo dalla bocca enorme (Megachasma pelagios) assolutamente inoffensivo perché si nutre di plancton.


Per i fotografi subacquei Bunaken è senza dubbio un vero paradiso dove, immersione dopo immersione, le opportunità di “scatti ad effetto” sono garantite .

Oltre all'arcipelago di Manado, altrettanto avvincente è veleggiare tra l'arcipelago delle Isole Sangihe-Talaud che sono dislocate a nord-est della penisola di Sulawesi. Fanno parte di una catena di isole vulcaniche ricoperte da palme di cocco, alcune delle quali alte fino a 1500 metri il cui commercio è basato soprattutto sulla copra ed il chiodo di garofano.
Il mare che le cinge consente una visibilità ottima, esaltando le immersioni su vulcani sottomarini. Pareti a picco vestite di coralli, spugne a canna d'organo giganti e regolari incontri con squali martello oltre, a quella più occasionale con balene, fanno della crociera un'esperienza eccezionale.

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